La nostra storia
È la fine dell’800 e Bepi Vanduja, instancabile contadino e gran bevitore, mette a dimora barbatelle di vitigni autoctoni sui ripidi conoidi calcarei del monte Aurin. Un secolo dopo lo ereditiamo noi, quel vigneto, e traiamo dalle sue uve il nostro primo vino. Decidiamo di dargli il suo nome non solo per rendere omaggio alla sua intuizione, ma perchè ci pare ancora di vederlo lì, chinato sul terreno a spaccare i sassi col martello. La strada è segnata e i vini che seguono vengono nominati con lo stesso criterio, mutuando l’identità da chi in vari modi ha contribuito a crearne la fisionomia. Il Saca, la nonna Jenia, Ico, nostro padre, e tutti gli altri, persone di carattere che hanno fatto la storia dei nostri vigneti. La nostra storia.
La Famiglia De Bacco
Ci chiamiamo Marco e Valentina, siamo fratelli.
Siamo bambini e ci arrampichiamo tra le viti, raggiungiamo a fatica il punto più alto.
La ricompensa per tanto sforzo sono dei chicchi piccoli e tondi, opachi, che teniamo un po’ tra le dita prima di infilarceli in bocca. Il sapore è zuccherino, poi diventa aspro ed erbaceo.
Ripercorriamo il vigneto in senso opposto, in discesa, ridendo ad ogni caduta.
D’un tratto siamo grandi. Ci occupiamo di cose distanti da quei vigneti, in cui torniamo di tanto in tanto solo per svago. Poi sempre più spesso. La terra chiama, sussurrando, poi gridando forte parole a cui non si può resistere. Sono i nomi dei nostri avi, di nostro padre, infine i nostri. Cediamo.
È il 2008, i vigneti diventano la nostra occupazione.
Il territorio
La Cantina De Bacco vinifica uve dei propri vigneti situati nell’area della viticoltura storica del feltrino. Dove un inverno lungo consente alle viti un riposo prolungato, dove tra la primavera e l'estate repentini sbalzi termici fissano nei grappoli generose fragranze e profumi. Dove autunni scanditi da mattinate frizzantine e opulenti rugiade, rendono i grappoli delicati. Gli appezzamenti sono molto piccoli, talvolta anche di pochi metri quadri, e si trovano nei comuni di Feltre, Fonzaso, Arsiè, Pedavena, Seren del Grappa e Cesiomaggiore. Gran parte dei vigneti trova dimora sui ripidi pendii ghiaiosi di Mugnai, piccolo paesino ad ovest di Feltre dove l’azienda nasce, sulle pendici dello Spiesa e del monte Aurin. Le estreme condizioni di coltivazione danno dei vini unici ed irripetibili.
A mani nude
Nel 2008 siamo pronti ad investire in nuovi
impianti di vinificazione. Ci attrezziamo di
botti piccole, perché le rese per ettaro dei
nostri vigneti sono limitate, i tempi di maturazione delle medesime varietà su appezzamenti
diversi differiscono di molti giorni e preferiamo
puntare sulla qualità tralasciando le grandi
quantità.
Le vinificazioni sono condotte in modo naturale con un attento controllo delle temperature e riducendo al minimo l’utilizzo dei solfiti.
Anche la difesa delle piante avviene per quanto possibile in modo naturale, secondo i parametri della difesa integrata volta a limitare gli interventi chimici e a preservare così l’ecosistema.
La pendenza media dei nostri vigneti, ostile ad essere percorsa da altri mezzi se non a piedi, ci obbliga ad eseguire manualmente tutte le pratiche agronomiche, così come la vendemmia, rituale prospero e di grande socialità che prelude al vino che verrà.